"Bolle di sapone" è il nuovo singolo del duo electro-pop romano DIAMINE, contenuto nel disco "Che diamine".
Il brano è accompagnato da un videoclip diretto da Jacopo Farina e, insieme al testo, è un fluso provocatorio continuo, fatto di moniti, ammonimenti e ripensamenti.
La quotidinanità amara di periferia si scontra con il desiderio e la speranza per un futuro normale ma migliore.
Il testo, che è tutto da decifrare, lascia spazio all'immaginazione con un sound elettronico raffinato e ammiccante.
Diamine racconta:
“Alla fine, non siamo altro che due metallari che fanno pop. L’anno scorso siamo usciti con tre canzoni senza strategia né obiettivi, sono piaciute qua e là e siamo rimasti sorpresi. Con ‘Bolle di Sapone’ ci siamo concessi un po' di dolcezza. Il brano è dedicato a un amico con cui abbiamo condiviso lo stato di grazia tipico dell'infanzia, una purezza mentale che i bambini possiedono in maniera del tutto inconsapevole. Lo stesso status mentale che da adulti rievochiamo con una certa ironia, in un mondo disincantato dove i ragionamenti funzionano bene ma che spesso non ha il coraggio di donare un abbraccio. Ecco quindi, questo è il nostro abbraccio.”
La tracklist dell'album è:
- Supersonica
- Ma di che
- Via del macello
- Bolle di sapone
- Da qualche parte
- Chiunque tu sia
- Isolamento
- Niente di personale
- Così via
- Diamine
Oltre a "Bolle di sapone", altri tre brani hanno fatto esplorare il disco. Il progetto è stato anticipato ad aprile con il brano "Via del macello", il cui video è stato diretto da Marco Brancato ed è immerso in un'atmosfera noir alternata a un'esplosione di colori. Questa alternanza racconta i turbamenti di un bambino.
Le dipendenze del protagonista, insieme ai suoi deliri, si barcamenano tra gli elementi di quello che sembra essere uno spazio d’altri tempi.
A marzo è uscito il brano "Isolamento", che racconta di come una mattina inizi un isolamento senza averlo mai incontrato prima. Questa canzone alza lo sguardo e trova il coraggio di vedere la realtà, il primo passo verso la liberazione.
A gennaio è invece uscito "Ma di che" con il videoclip diretto da Olmo Parenti e Marco Zannoni. Racconta di un flusso di coscienza incosciente, una messa in discussione di tutti gli standard di comunicazione, distruggendo il senso del linguaggio per crearne uno nuovo.