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A Soul Kitchen e’ tempo di Vinitaly 2013

Written by on April 4, 2013

Vinitaly

Questa settimana a Soul Kitchen parleremo di Vinitaly importante evento nel del settore che si terra’ nel corso del week end a Verona e del Salone del Mobile di Milano che , nonostante sembrerebbe non avere niente a che fare con il mondo enogastronomico, ospitera’ FOOD & DESGIN dove 13 importanti chef prepareranno i loro piatti all’interno dello show room abbinato. Ed ancora non ci faremo mancare notizie curiose ed attualita’ da tutto il mondo

Non mancate venerdi’ alle 17:15 e sabato alle 12 su Radio Punto la radio dell’altomilanese con Antonella, Francesco e Fabio

 

 

 

Basso miglior sommelier del mondo
Si è concluso a Tokyo il concorso di Miglior sommelier del mondo: ad aggiudicarsi il titolo 2013, il sommelier ticinese Asspi Paolo Basso, nato a Besnate (Varese) nel 1966. Prima di oggi, Basso vantava una serie di riconoscimenti di tutto rispetto: miglior sommelier di Svizzera nel 1997, 4 volte secondo miglior sommelier d’Europa (titolo vinto nel 2010) e 3 volte secondo miglior sommelier del mondo.

 

 

– I primi passi per diventare fotoreporter
A scuola di cucina, fotografia e scrittura
Cucina, fotografa, racconta, si chiama così il workshop di due giornate, interamente dedicate alla cucina, alla fotografia e alla scrittura, organizzato in collaborazione con Canon domani – il 6 e 7 aprile a Eataly Roma. Un cuoco, Carmelo Chiaramonte, un giornalista, Marco Bolasco, e un fotografo, Andrea Di Lorenzo, suggeriranno le tecniche più adatte per esprimere la propria passione e personalità.
www.roma.eataly.it

– Si avvicina l’evento più importante di Milano, il Salone del Mobile, ancora una settimana e la città sarà invasa da designer, artisti, architetti e curiosi per vivere la manifestazione in ogni suo momento. Quest’anno il Salone del Mobile si arricchirà di un nuovo appuntamento in cui l’alta cucina si mescolerà al design: dal 10 al 12 aprile andrà in scena FOOD&DESIGN, il progetto promosso da RCS in collaborazione con Identità Golose che riunirà 13 chef in 10 showroom di arredi da cucina dislocati nel centro di Milano. Andrea Berton, Christian e Manuel Costardi, Giovanni Ruggieri, Alessandro Negrini e Fabio Pisani, Alice Delcourt, Viviana Varese, Golam Sarwar e Antonio Scognamiglio, Matteo Torretta, Cesare Battisti e Giovanni Giberti prepareranno il loro piatto all’interno dello negozi/showroomabbinato per il pubblico che si preregistrerà nel portale di AtCasa, scaricando l’App ufficiale Salone 2013-AtCasa.it o direttamente presso la Fabbrica dei Giardini. L’ingresso è su prenotazione fino a esaurimento posti.
www.identitagolose.it

– Un progetto di moda che trasforma gli scarti agrumicoli in trattamenti vitaminici per abiti e in materia prima tessile, grazie a R&S e nanotecnologie
Riciclo, innovazione e benessere: sono questi gli elementi chiave di Orange Fiber, il progetto di moda sociale sviluppato da un team tutto femminile. Unendo due eccellenze italiane, come l’industria tessile e la coltivazione di agrumi, Orange Fiber intende contribuire al benessere dei consumatori, aiutandoli ad integrare il fabbisogno quotidiano di vitamine grazie alla creazione di abiti realizzati dagli scarti di agrumi e dagli agrumi interi che sarebbero destinati al macero.
L’innovazione dei tessuti unita al design concettuale e alla manifattura di alta qualità rappresentano i tratti distintivi di questo progetto di moda made in Italy, che intende rispondere ai bisogni dei consumatori, offrendo un prodotto con una forte attenzione al sociale, un’anima green e un tessuto che fa bene a chi lo indossa.
Grazie all’utilizzo delle nanotecnologie, questo progetto di moda sostenibile impiega per le proprie creazioni materiali ottenuti dagli scarti degli agrumi, in grado di rilasciare vitamine A, C ed E, quando si trovano a contatto con la pelle.
www.expo2015.org orange fiber

PAGA QUANTO VUOI
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Paga quello che vuoi (in inglese, pay what you want), o anche paga quello che ritieni giusto, è un sistema di fissazione del prezzo in cui i compratori possono liberamente scegliere l’ammontare da corrispondere al venditore in cambio di un determinato bene (si parla anche di “prezzo libero”): il prezzo, quindi, può attestarsi su un livello a proprio piacimento che, eventualmente, può scendere anche fino a zero (gratuità). In alcuni casi, può essere prevista una soglia minima di prezzo; a volte esiste l’indicazione di un prezzo suggerito quale guida per orientare il compratore; in altri casi, possono essere indicati entrambi.
Poiché il prezzo è libero, nulla impedisce al compratore di scegliere la corresponsione, al venditore, di un ammontare più alto del prezzo standard per il bene.

Significato
Dare all’acquirente la libertà di scelta del corrispettivo da pagare può sembrare una politica dei prezzi che non ha molto senso per il venditore. Tuttavia, in alcune situazioni, può rappresentare una strategia di successo. Questo perché elimina molti svantaggi dei metodi convenzionali di fissazione del prezzo. Per i compratori, ovviamente, può essere attraente la prospettiva di pagare quello che si desidera, dal momento che, in questo modo, si eliminano le remore legate al timore di acquistare un prodotto che non vale il prezzo esposto, con il relativo rischio di ingenerare una delusione o innescare una reazione successiva, il cosiddetto “rimorso del compratore”.
Visto dal lato del venditore, invece, il sistema elimina la difficoltà, e a volte il costo, di stabilire quale sia il prezzo giusto (quest’ultimo, infatti, può essere diverso per i differenti segmenti di mercato a cui l’offerta è rivolta).
Per entrambi gli attori della compravendita, il “prezzo libero” trasforma un conflitto tra soggetti in uno scambio amichevole, e fa fronte al fatto che la sensibilità al prezzo, e la percezione del valore di un bene, variano ampiamente nella platea dei compratori.
– Pay what you can
A volte, si usa l’espressione “Pay what you can” (paga quanto puoi) come se fosse un sinonimo, ma quest’ultimo sistema è più spesso orientato a usi caritatevoli o di utilità sociale: il paga quanto puoi si basa soprattutto sulla capacità di pagare, mentre il paga quanto vuoi è spesso più orientato al valore percepito in combinazione con la volontà e la capacità di pagare..30

47° Vinitaly – salone internazionale del vino e dei distillati

Vinitaly è la principale manifestazione di riferimento del settore vinicolo, nell’edizione 2012 ha ospitato oltre 4 mila espositori, su un’area espositiva di 95 mila metri quadri, registrando 140 mila visitatori, dei quali oltre 48.000 esteri provenienti da più di 110 Paesi.

Dove: Verona, quartiere fieristico di Veronafiere – Viale del Lavoro, 8

Quando: da domenica 7 a mercoledì 10 aprile 2013

Orario: continuato dalle 9.30 alle 18.30

Biglietti: giornalieroo €. 50 (acquisto online €. 45); abbonamento 4 giornate €. 90 (acquisto online €. 80); l’ingresso è riservato ad operatori del settore, maggiorenni

Sito web: www.vinitaly.com

– Per il vino della settimana parleremo del Barbera d’Asti DOC Superiore Nizza “dedicato a …” annata 2007 dell’Azienda Agricola Villa Giada di Andrea Faccio, prodotto utilizzando la Barbera al 100%, la fermentazione avviene utilizzando vasche di acciaio a temperatura controllata in cui il mosto rimane a contatto con le bucce per almeno 3 settimane, successivamente si crea una fermentazione malolattica “spontanea”, dopodiche il vino riposa per 18 mesi in piccole botti di rovere e successivamente lo si lascia manurare in bottiglia per un anno prima della messa in vendita.

Contatto: Azienda Agricola Villa Giada

Canelli (AT) – regione Ceirole n. 10

Tel – 0141 831100

email: info@andreafaccio.it

www.andreafaccio.it

– Libro della settimana è “Racconti Gastronomici” di Einaudi editore:

Adamo ed Eva si giocarono il paradiso per una mela, Esaú vendette la sua primogenitura per un piatto di lenticchie. Da sempre gli scrittori danno da mangiare e da bere ai propri personaggi, perché questi a loro volta nutrano i lettori: i pranzi serviti sulla pagina disvelano, come per incanto, la visione del mondo di chi si mette a tavola. Forse per questo, come dice Aldo Buzzi, lo scrittore che non parla mai di cibo «ispira diffidenza, come se mancasse di qualcosa di essenziale». E gli scrittori presenti in questa antologia parlano di cibo nelle maniere piú diverse. C’è chi come Roald Dahl ci illumina sull’imprevedibile utilità di un cosciotto d’agnello quando finisce un matrimonio. Chi, come David Sedaris, commenta con arguzia irresistibile la sparizione dei ristoranti «normali» a New York, città in cui si serve «il pesce crudo annegato nel cioccolato ». Chi, come Guy de Maupassant, racconta di un giovane italiano che su un treno per la Francia sazia la sua fame grazie a una puerpera. Chi, come Katherine Mansfield, descrive l’infrangersi dell’innocenza di una ragazzina subito dopo un delizioso party in giardino. O chi, come Piero Chiara, nell’invenzione del «fungotrifola » condensa mirabilmente la forza immaginifica della scrittura, il suo saper cogliere e restituire il sapore della vita. Perché se mangiare è un bisogno primario, nutrire lo spirito è la tensione sorgiva della letteratura, e le storie qui raccolte – curiose, commoventi, intense – rappresentano l’esito di questa brama inestinguibile.

Stay on air, Antonella


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