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ALTO MILANESE: L’acqua è un bene di tutti!

Written by on November 18, 2009

Sono almeno due anni che va avanti il braccio di ferro tra enti locali e Governo regionale per impedire la privatizzazione della gestione e distribuzione dell’acqua. Di inizio d’anno è la sofferta vittoria dei 144 Comuni che hanno portato avanti una petizione popolare (al fine di ottenere un referendum) per fermare la legge regionale che voleva dare avvio a questa assurda scelta di privatizzazione e consegna a privati (multinazionali) di un bene insostituibile e primario quale è acqua.

I consiglieri regionali di minoranza tutta hanno sostenuto in ogni sede la battaglia dei Comuni e dei cittadini ed insieme abbiamo ottenuto – in sede regionale – quantomeno la “convivenza” del pubblico con il privato, recuperando tutto il lavoro sugli ATO (ambiti territoriale ottimale) introdotti dalla Legge Galli ed attuato dalla Provincia di Milano di Penati.

Degli scorsi giorni è però un evento che taglia la testa al toro e decapita ogni iniziativa ed ogni confronto sul piano regionale: è infatti passata in Senato la Legge Nazionale che impone la privatizzazione della gestione dell’acqua.

Sulla inadeguatezza di una legislazione che ha come perno la svendita dell’erogazione dell’acqua al privato ed il mantenimento pubblico della proprietà delle reti, dunque dei costi di manutenzione, non vi sono dubbi e non entro ora nel merito (senza contare i prevedibili rincari e speculazioni).

Quello che voglio affermare, ribadire e sostenere è il mio NO assoluto alla privatizzazione di quella che non è solo una risorsa ma è bene comune pubblico, insostituibile per la vita e quindi inalienabile diritto di ogni essere umano. Liberalizziamo la gestione economica di tutte le risorse, mai dei beni pubblici indispensabili per la vita dell’uomo. (a titolo di esempio, la città più importante dello Stato più liberista del mondo, New York, gestisce e distribuisce l’acqua in regime municipale).

A questo punto la politica regionale non è sufficiente: è necessaria una grande mobilitazione della società civile, degli enti locali per dissuadere il Governo Nazionale dallo scellerato proposito.

Ho avuto occasione di sostenere questa tesi settimana scorsa a Bareggio (per la cui lodevole iniziativa di pubblica informazione ringrazio gli organizzatori di Agenda 21 e tutti coloro che vi hanno preso parte), sosterrò questa tesi in qualunque sede e sono disponibile ad appoggiare ogni iniziativa mirante a mantenere pubblico un servizio che è diritto inalienabile per ogni cittadino e per ogni essere umano.

Approfitto per ricordare ai cittadini che l’acqua dei nostri rubinetti è di eccellente qualità, quotidianamente controllata dagli enti preposti a garantita dalle autorità di vigilanza della salute pubblica. Beviamo l’acqua dei nostri rubinetti !

Consigliere Regionale Francesco Prina
Ufficio stampa Territorio (AB)

 


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