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Amy Winehouse, le cause del decesso

Written by on July 25, 2011

Amy Winehouse negli ultimi tempi era particolarmente depressa. Venerdì sera avrebbe acquistato un mix di droghe pesanti, prima di chiudersi nella sua casa di Londra, dove è stata trovata morta nel pomeriggio di sabato. E’ questa la ricostruzione della morte della cantante fatta dai media inglesi. Secondo la Bbc l’autopsia sul corpo della Winehouse potrebbe essere effettuata già lunedì mattina.
La polizia al momento continua a mantenere il massimo riserbo, “per evitare ulteriori speculazioni”. “Sono consapevole che si parla di morte per overdose – ha detto il sovrintendente della polizia Raj Kohli – ma fino a quando l’autopsia non sarà stata effettuata e non avremo i risultati, è inappropriato speculare sulle possibili cause della morte”.

 

Per i media inglesi però, alla cantante, nonostante i numerosi tentativi di disintossicazione, sarebbe stata fatale la dipendenza dalle droghe. La depressione di Amy Winehouse sarebbe inoltre stata acuita dalla fine di un rapporto che i tabloid definiscono “molto importante”.

People: “Venerdì vista ad acquistare droga”
Amy Winehouse sarebbe stata vista venerdì sera acquistare cocaina, eroina, ecstasy e ketamina vicino alla sua casa di Camden, nel nord di Londra. Il tabloid People ha citato una fonte che sostiene di aver visto la rocker acquistare droga. “Amy sembrava decisa ad avere un grande venerdì sera – ha detto la fonte – era in giro per Camden, ma sembrava determinata a trasferire il party nella sua casa. Nessuno di noi sa dire chi era con lei nelle prime ore di sabato. Ma andare fuori di testa era chiaramente il suo principale pensiero quello notte”.

Fiori davanti alla sua abitazione
Fiori, bigliettini, fotografie, messaggi: così i fan di Amy Winehouse stanno rendendo omaggio alla cantante 27enne, trovata morta sabato nella sua casa di Londra. Molti dei suoi sostenitori si recano anche in visita al suo pub preferito, il Camden’s Hawley Arms. Intervistato da Sky News, il proprietario si è detto “profondamente rattristato” per la perdita della cantante, definita “una grande amica”.

Il produttore: “Era la mia anima gemella musicale”
“Amy era come una sorella per me, un’anima gemella musicale. E’ uno dei giorni più tristi della mia vita”. E’ la frase che Mark Ronson, produttore di Amy Winehouse del disco Back to Black che la consacrò definitivamente e ottenne sei nomination ai Grammy, ha scritto sul suo profilo Twitter qualche ora dopo la morte dell’artista inglese.

Ford Coppola: “Tormentata ma talentuosa”
“Sono addolorato dalla notizia. Mi sono avvicinato solo recentemente, negli ultimi sei mesi, al suo lavoro e ho visto alcuni lunghi documentari sulle sue performance. Sapevo che era una giovane donna tormentata ma non avevo idea di quanto talento avesse e quanto fosse bella”. Lo ha detto il regista Francis Ford Coppola. “Perdere una persona di quell’età – ha aggiunto – è semplicemente qualcosa di davvero doloroso e senza dubbio, ora che è morta, la gente apprezzerà il suo lavoro. Perché credo che avesse davvero talento”.

“La morte di Amy era solo una questione di tempo”. Così Janis Winehouse ha commentato, in lacrime, la morte della figlia al Daily Mirror. Si erano salutate appena 24 ore prima al termine di una piacevole gioranta trascorsa insieme. “Ti voglio bene mamma” l’aveva salutata Amy ricorda Janis e aggiunge “per me resteranno le parole più preziose. Ero sempre felice di incontrarla”. 

Il padre Mitch Winehouse, che al lavoro di tassista unisce quello di cantante, invece, non riesce ancora capacitarsi della scomparsa. Racconta di aver appreso la notizia al suo arrivo a New York dove doveva esibirsi. “Quando ho sentito che era morta – racconta – ho pensato “non è reale, è uno shock troppo grande”.

Il ricordo degli amici è di una Amy completamente in balia dell’alcool. “Beveva senza controllo, soprattutto vodka, ne beveva una bottiglia dopo l’altra” raccontano. E, in attesa dell’autopsia, uno di loro azzarda: “Probabilmente si è trattato di una overdose di Ecstasy”.

[fonte: TGCom]

RADIO PUNTO, La Radio dell’Altomilanese, la vuole ricordare solamente con il suono della sua voce meravigliosa. Addio Amy.


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