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CANEGRATE: Insieme per un piano di governo comune

Written by on November 18, 2009

Un Piano di Governo del Territorio che non vuole essere calato dall’alto, bensì partecipato con i vari soggetti portatori d’interessi diffusi e che intende responsabilizzare anche gli amministrati in questo percorso di costruzione condivisa del futuro di Canegrate.
Mercoledì pomeriggio, in Comune, si è conclusa l’intensa fase d’ascolto avviata dall’Amministrazione Comunale di Valter Cassani poco più di due settimane or sono.
“In quest’ultimo passaggio – ha spiegato l’Assessore Pietro Merlotti – abbiamo sentito la posizione di commercianti, imprenditori, artigiani e coldiretti a proposito dello sviluppo futuro del paese e debbo dire che sono emerse indicazioni interessanti”.
In particolare, dai rappresentanti di ASCOM è stata evidenziata la richiesta di una Canegrate “più vivibile e a misura d’uomo, con più piste ciclabili e soluzioni concrete al problema del traffico, magari, pensando, specie per le attività commerciali e artigianali, a ricavare un maggior numero di parcheggi”.
Confartigianato Alto Milanese, una realtà che accorpa ben 2.500 imprese di 52 Comuni dell’Ovest Milano, ha posto l’accento sulla necessità d’avviare politiche “sovracomunali concertate”.
“E’ opportuno superare la politica dei campanili e iniziare a ragionare in un’ottica distrettuale.
Solo così non rimarremo territorio di confine rispetto ad una grande opportunità di crescita qual è quella di Expo 2015”.
Da ALI Confindustria Alto Milanese, organizzazione di zona a cui fanno riferimento 20 Comuni con 577 aziende affiliate, è giunto un richiamo a definire nei PGT delle aree industriali di qualità per chi intende fare impresa. “Quella del Sempione è un’area che mantiene ancora una forte attrazione, nonostante la fase economica piuttosto delicata, tra gli investitori. Tuttavia, non sempre l’offerta è all’altezza.
Altra questione aperta – ha rimarcato la delegata di ALI – riguarda le richieste di ampliamento di alcuni nostri soci che non trovano soddisfazione. Eppure, questa soluzione risulta essere più conveniente per tutti: non si ricorre alla delocalizzazione e si investe su aree già a vocazione produttiva”.
La Coldiretti di zona, associazione presente in 21 Comuni del territorio con 340 aziende agricole socie, ha lanciato un appello affinché nel PGT le aree agricole ancora vergini del paese rimangano tali. “Quando si decide di andare a compromettere un terreno, poi, non si può più tornare indietro. Contestualmente – ha fatto presente il delegato di zona – è necessario puntare sulle aree dismesse. Crediamo in uno sviluppo sostenibile che abbia un occhio di riguardo per l’agricoltura anche in riferimento a concetti quali “multifattorialità” e “filiera corta” che possono portare con sé ricadute economiche positive per tutto questo comprensorio”.
“E’ evidente – ha concluso l’Assessore Merlotti – che questi sono spunti di riflessione che terremo in debita considerazione ora che passeremo dalla fase d’ascolto a quella attuativa. In definitiva – dice l’esponente della Giunta Cassani – mi piace qui ricordare l’atteggiamento positivo che abbiamo riscontrato in tutti i soggetti che abbiamo incontrato in questo cammino. E’ questo senz’altro un buon viatico rispetto al lavoro che ci attende nelle prossime settimane”.

 


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