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Continua l’estate con Spettacolando

Written by on July 15, 2009

Continuano le incursioni di Marco Ciapparelli nel mondo dello spettacolo emergente. Questa settimana saranno ospiti in Spettacolando i Ranj , quartetto di studenti di musica indiana del conservatorio di Vicenza dove il grunge si orientalizza e accoglie dentro di sé le suggestioni, le vibrazioni e l’armonia ipnotica della musica indostana ed i DoppioStile I cui suoni e rime nascono per farle rivivere nel cuore della gente, per dare ai loro cari un orgoglio, per far capire a tutti che sognare è la ragione per vivere.

Non perdete l’appuntamento con Spettacolando sabato alle ore 12:00 come sempre dalle frequenze di Radio Punto La Radio Dell’AltoMilanese.

 

 

THE RANJ

The Ranj nascono nel 2007, ad opera di 4 studenti di musica indiana del Conservatorio di Vicenza:
Michele Mastrotto, diplomato in percussioni, diplomato in tabla
Elisabetta Giuspoli, diplomata in canto classico indiano (dhrupad)
Elisa De Munari, diplomata in sitar, diplomanda in contrabbasso
Andrea Ferigo, diplomato in chitarra classica, diplomato in sitar

Tutti i membri del quartetto hanno maturato esperienze nell’ambito del rock e della classica occidentale.
Ranj  è la radice di una parola sanscrita che significa “tingere”, “colorare”. Si trova per la prima volta associata ad un ambito musicale in un trattato indiano del VII secolo d.C. nella descrizione della forma musicale più importante indiana, il r?ga. Quest’ultimo, secondo il trattato, avrebbe lo scopo di “tingere la mente dell’ascoltatore e di fermarne il vorticare dei pensieri” con una valenza salvifica.
Il progetto-Ranj nasce dall’idea di creare composizioni originali utilizzando le regole, la logica e le strutture della musica indiana colta. La forma più conosciuta di quest’ultima è il r?ga, cioè una struttura melodica modale in cui sono previste regole compositive in base al momento di esecuzione nella giornata, alle note da utilizzare in una scala ascendente e discendente, quelle da evitare, una coppia di note più importante da sottolineare di continuo, l’aggancio ad un’unica tonica, la mancanza di modulazione, l’assenza delle regole di
attrazione tonale, il riferimento ad un sistema di intervalli non temperati.

Inoltre le composizioni vengono create a partire da strutture ritmiche tipiche della musica indiana, in cui il concetto di linearità ritmica occidentale è sostituito dalla ciclicità ritmica, il tala. I brani vengono così composti utilizzando i tala, appunto, cioè cicli di 10, 12, 7, 8, 16 movimenti (invece dei soliti 4/4 o 6/8, ecc.). Tutto questo complesso sistema di regole è stato però ibridato e mescolato alle sonorità del rock grunge, altra passione dei membri della band. Il tentativo è quello di uscire dalle mode del folklore etnico (le “spruzzatine” di colori afro-americo-latino-indo-ecc., generalmente applicate qua e là sulla canzone occidentale).

Dopo anni passati ad ascoltare esperimenti in cui l’approccio al sistema indiano era sempre comunque, a volte inconsciamente, volto ad occidentalizzarne i tratti, questo progetto ha anche un’ambizione non tanto mascherata di immergere la musica (almeno il rock) occidentale nelle regole indiane, con un rovesciamento di prospettive, approcci ed obiettivi. Anche nella stesura dei testi si è cercato di affermare e di dimostrare questa nuova libertà. Il suono della parola è tale sia che essa venga pronunciata in italiano, in hindi, in marathi, in inglese, e…altro. L’avventura è appena iniziata con i 9 brani che costituiscono il disco d’esordio, 1 strumentale, 6 completamente originali, 3 brani della tradizione classica indiana, opportunamente adattati, o meglio riarRANJati per un quartetto rock.

 

I DOPPIO STILE

Da dove iniziamo? I DoppioStile (già Crazy Staff ), principalmente JD (Gabriele D’Asaro) e DJ LOCO (Fabrizio Sartor), si conoscono dall’età di 4 anni, ma tutto è nato da una chitarra fatta da un falegname (padre di Loco) con cui si suonava e si cantava, ma senza alcuna intenzione di formare un gruppo.
Era l’autunno del 2003, quando Jd incominciò ad avere una grande passione per la musica Rap ascoltando principalmente Articolo 31, Gemelli Diversi, Space One, pur non disprezzando la musica Pop italiana. Loco nel frattempo iniziò a studiare musica per suonare e comporre.
Erano i periodi della scuola Media, del bullismo a manna e delle risse improvvise scatenate da un nonnulla, tipo uno sguardo sbagliato a uno di questi bulli: uno scenario desolante… ma Jd ne approfittò per sfogarsi, vivendo la giornata per poi riscriverla sopra un foglio.
Per registrare il primo pezzo si servirono dello studio di un loro amico (Dj Jako). Lì già si sentivano realizzati, riascoltavano il pezzo ogni momento, ogni giorno, fino a quando il padre di Jd costruì una saletta di registrazione nella sua cantina. Appena finita, Jd non poté credere ai suoi okki; fu un’emozione fortissima avere finalmente una saletta di registrazione tutta per sé e per il suo gruppo.

Agli inizi delle superiori, dopo aver inciso il primo demo, Jd si vergognava a far sapere ai compagni che rappava mentre tutti ascoltavano un unico genere musicale: la House. Infatti, quando svelò la sua passione per il Rap ricevette tante critiche da parte dei “figli di papà” suoi compagni di classe, la maggior parte inventate per prenderlo in giro e per andargli contro.
Automaticamente i suoi testi con la musika di Loco avevano sempre più gusto.
Nel 2005 incontrarono un vekkio amico dell’asilo, Francesco Montesanto, si resero conto subito ke cantava bene, ed eccolo entrare nel gruppo come terzo componente con il nome di NORMA.

Nel 2007 crearono la C.s Klan, un progetto parallelo, in cui insieme ai DoppioStile entrarono a far parte DReke, Even, Rullo Tnt, Strazio e in seguito altri Mc come D-Back e Dash aka Fat b.

Dopo due diski autoprodotti, un video e live micidiali, la Crazy Staff sta lavorando per il nuovo disko dopo quello di C.S Bang e Donna nicotina, nuovi graffi e nuove rime. La squadra dei pazzi vuole raggiungere i livelli estremi, sognare e per come sono fatti loro non smetteranno…
L’Hip-Hop è il loro primo stile ma con l’influenza del rock, del pop e del Blues.
Non sono rinchiusi in un solo “reparto musicale”, per questo motivo prendono oggi il nome di DoppioStile.
I loro suoni e le loro rime nascono per farle rivivere nel cuore della gente, per dare ai loro cari un orgoglio, per far capire a tutti che sognare è la ragione per vivere!

 

 

 


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