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Depuratore di Parabiago da sistemare

Written by on February 16, 2011

Cominceranno all’inizio di marzo i lavori di ristrutturazione e adeguamento dell’impianto di depurazione di Parabiago; con l’approvazione del progetto esecutivo da parte del comitato di direzione di Ianomi Spa ci sono tutte le condizioni per avviare l’intervento.

Il costo dei lavori ammonta a 1 milione 850mila euro, la durata è fissata in 380 giorni naturali e consecutivi, oltre a 30 giorni per l’avviamento dell’impianto che si prevede potrà entrare in funzione nella primavera 2012. Durante l’esecuzione dei lavori di adeguamento, gli impianti rimarranno comunque in funzione, garantendo il trattamento dei reflui fognari conferiti e dei fanghi prodotti.

 

La formula scelta da Ianomi per la procedura di appalto è stata quella integrata: il vincitore della gara, la Fin.Se.Co di Napoli, partendo dal progetto definitivo, ha elaborato l’esecutivo ed eseguirà i lavori. L’intervento, finanziato in parte con mezzi del bilancio Ianomi, in parte con contributi dell’autorità d’ATO Provincia di Milano, adeguerà l’impianto alla capacità depurativa fissata dalla normativa statale e regionale sugli scarichi; con la definizione delle fasi di affinamento sarà infatti garantito il rispetto dei limiti allo scarico secondo la normativa da applicare alle aree sensibili.

«Nell’agenda lavori per adeguare i nostri impianti alle normative, l’intervento sul depuratore di Parabiago ha un significato particolare -spiega il presidente di Ianomi Roberto Colombo-. Il depuratore era destinato alla dismissione, poi, con l’esternalizzazione del Polo fieristico a Rho-Pero, si è deciso di mantenerlo. L’impianto, che risale nella sua parte più vecchia al 1959, rappresenta una delle prime azioni di politica ambientale per tutelare e valorizzare il bene acqua. Ianomi, oggi, vuole procedere in questo solco, dotando il territorio di un impianto adeguato alle normative sempre più stringenti in materia ambientale e aprendo, entro l’estate, anche a Parabiago una casa dell’Acqua, struttura che, fra i comuni, riscuote gradimento e interesse sempre crescenti».

Di seguito, le opere più importanti per la ristrutturazione e l’adeguamento dell’impianto:
– rifacimento completo delle sezioni di pre-trattamento dei liquami, attualmente inadeguate e all’aria aperta, da eseguire in area distinta e in un capannone chiuso e deodorizzato;

– inserimento di una fase di denitrificazione negli attuali bacini di decantazione primaria con abbandono di questa fase di trattamento a elevato impatto olfattivo per la presenza di fanghi primari putrescibili;

– inserimento delle sezioni di filtrazione finale e disinfezione del tipo a UV;

– ottimizzazione dei circuiti della linea fanghi con la realizzazione della sezione di trattamento;

– ottimizzazione della sezione di disidratazione meccanica con sostituzione dell’esistente nastro-pressa a favore di apparecchiatura centrifuga;

– modifiche e integrazioni alle opere complementari esistenti (viabilità, reti idriche e fognarie) e alle opere elettriche con relativo adeguamento normativo delle stesse e inserimento di un sistema di supervisione e controllo mediante controllore logico programmabile;

– realizzazione d’interventi di mitigazione ambientale (copertura di tutti i bacini fonte di odore quali gli ispessitori; esecuzione di specifiche sezioni di deodorizzazione sulla linea fanghi; edificio disidratazione in particolare, interventi d’insonorizzazione delle apparecchiature fonte di rumore quali i compressori di aerazione, integrazioni del verde ed esecuzione di mascherature ambientali)

I lavori sul depuratore sono in linea con il Programma di tutela e uso delle acque in Lombardia (Ptua), approvato con delibera di giunta regionale il 29 marzo 2006; rientrano nella pianificazione dell’ATO, che li ha inclusi nell’elenco di interventi prioritari relativi alla depurazione finalizzati ad adeguare gli scarichi ai nuovi limiti tabellari; rispetta il Piano di assetto idrogeologico e rientra nei documenti di programmazione territoriale (Piano territoriale di Coordinamento della Provincia di Milano, Prg di Parabiago e Nerviano).

Il depuratore di Parabiago, che sorge sul territorio di Nerviano, in via Unione, occupa una superficie di circa 18mila metri quadrati sulla sponda destra dell’Olona e in adiacenza alla sponda sinistra del canale Villoresi. Il primo nucleo dell’impianto risale al 1959; mentre il suo assetto attuale risale al 1991. Oggi l’impianto serve i Comuni di Parabiago e Cerro Maggiore con la frazione di Cantalupo, oltre a una modestissima quota di utenze nel comune di San Vittore Olona. A breve, terminati i collaudi delle opere legate al collettore Cerro Maggiore – Canegrate, soltanto Parabiago e Cantalupo continueranno a conferire all’impianto.

Infrastrutture Acque Nord Milano (I.A.NO.MI S.p.A.) è una società a capitale pubblico, costituita dalle Province di Milano, Monza e Brianza e da 40 comuni inclusi nei bacini idrici del fiume Olona e del torrente Seveso. Si occupa principalmente della costruzione di strutture idriche, per garantire il controllo della “risorsa acqua”, un patrimonio naturale di rilevanza sociale, politica e strategica, per il benessere e la salute dei cittadini, per la tutela del territorio e dell’ambiente.
Cinque gli impianti di depurazione della patrimoniale: Pero, Bresso, Canegrate, Varedo e Parabiago.

IA.NO.MI. S.p.A. concentra le proprie attività nella progettazione, l’appalto e la realizzazione degli impianti di trattamento delle acque; è inoltre titolare del patrimonio costituito dalle opere di collettamento intercomunale e dagli impianti di depurazione.

[fonte: legnanonews]


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