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L’Africa all’ospedale di Legnano

Written by on December 17, 2012

pegas ekambaLa cultura africana approda all’Ospedale di Legnano con una mostra e due spettacoli per rallegrare le feste natalizie dei malati e dei loro cari.

“Vogliamo creare più “isole di interesse” all’interno dell’Ospedale di Legnano. La mostra di maschere africane che andiamo a inaugurare ne costituisce una”. Così il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Legnano, la dottoressa Carla Dotti, ha presentato la mostra “Volti in maschera”, maschere rituali dell’Africa Subsahariana.

“L’esposizione ci mostra un pezzo di vita che solitamente non vediamo, ma che dobbiamo avere ben presente nei nostri progetti – ha proseguito -. Ricordo che solo un mese fa la nostra Azienda Ospedaliera ha stretto un gemellaggio con l’Ospedale di Mibilizi, in Rwanda. Questa mostra si inserisce nel percorso di umanizzazione dell’Ospedale legnanese. Il nostro obiettivo è dare concretezza alla parola “umanizzazione” attraverso le persone e le loro cose. Altre “isole di interesse” sono: gli scatti fotografici dei bambini nel mondo e sui loro diritti, e “Ospedale in Palio”, una teca con i costumi delle contrade”.

“Volti in maschera” comprende cinquanta maschere provenienti da Liberia, Costa d’Avorio, Ghana, Bénin, Congo, Mali, Burkina Faso, Gabon, Senegal e Nigeria. Raccolte dal Gsa (Gruppo Solidarietà Africa). onlus con sede a Seregno, in oltre 25 anni di attività nei Paesi dell’Africa subsahariana. E ora esposte al nuovo Ospedale di Legnano, di via Giovanni Paolo II, al bancone circolare posto dopo il corridoio d’ingresso.

L’esposizione sarà visitabile fino al 6 gennaio 2013. E’ arricchita da un itinerario conoscitivo della maschera africana, costituito da pannelli illustrativi che raccontano il percorso di due ragazzi autoctoni mentre accompagnano gli amici italiani in un interessantissimo viaggio tra i misteri e le tradizioni del Continente Nero.

Il Gruppo Solidarietà Africa (attivo da 25 anni in Togo, Bénin, Costa d’Avorio, Ghana, Mali, Burkina Faso e Congo R.D.) vede impegnate una serie di figure che lavorano negli Ospedali dell’Azienda.

Il prima linea c’è Paolo Viganò, direttore del reparto di Malattie infettive dell’Ospedale di Legnano: “La maschera in Africa è un ponte fra il contesto e il trascendente, viene usata in tantissimi momenti della vita comunitaria, dalle iniziazioni ai matrimoni. Le maschere hanno una carica divinatoria e simbolica. Dobbiamo poi sempre considerare che in Africa la malattia rappresenta la rottura con il contesto sociale. Ecco perché il medico che lavora nel Continente Nero deve saperne anche di antropologia e soprattutto farsi aiutare da un mediatore culturale, che lo guidi nella comprensione profonda delle varie culture. Un parto gemellare, per fare solo un esempio, può essere una benedizione per la tradizione di una comunità e al tempo stesso una disgrazia per un’altra”.

Oltre a Viganò operano in terra d’Africa Patrizio Fusetti (medico della Medicina legnanese), Serena Cavallari e Paolo Melloni (tecnici della Microbiologia di Legnano), Oriana Varini (tecnico di Biochimica di Legnano), Tiziano Vincenzi (tecnico di Microbiologia di Magenta), Anna Segna (infermiera di Medicina di Legnano).

Il Gruppo Solidarietà Africa realizza progetti sanitari in ambito di salute primaria sul territorio, con azione di prevenzione diagnosi e cura nei dispensari, in accordo con le autorità e gli operatori sanitari locali.

Negli ospedali di Afagnan in Togo e di Tanguiéta in Bénin il GSA ha messo a punto le prime metodiche di diagnosi e i primi schemi di trattamento per l’infezione da HIV, facendosi carico della cura di migliaia di malati. L’impegno sulla diagnostica di laboratorio è stato il primo obiettivo che ha coinvolto i tecnici dei laboratori dell’Azienda Ospedaliera di Legnano. Altri significativi interventi sono condotti in emergenza-urgenza, per la tutela dell’ambito materno-infantile, e per la diagnosi e cura di malaria e tubercolosi.

Contestualmente all’esposizione e nell’ambito del Progetto Iris-Ospedale aperto, si terranno due  spettacoli della compagnia africana di Pegas Ekamba, accompagnato dalla Bantu band: il 19 dicembre 2012 in Pediatria alle 16, e il 20 dicembre 2012 alle 20.30 nella sala accettazione ricoveri. La cittadinanza è invitata.


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