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LEGNANO: Il rilancio dell’Alto Milanese

Written by on February 8, 2010

Progetti “strategici, collettivi e condivisi”, per un rilancio dell’Alto Milanese, “per uno sviluppo equilibrato, per costruire una società inclusiva, in cui il benessere materiale proceda di pari passo con la vivibilità delle nostre città”. È quanto ha indicato l’associazione Polis con l’assemblea svoltasi sabato 6 febbraio al maniero di San Domenico di Legnano.
All’incontro, con un’ottantina di presenti fra soci e ospiti dei comuni vicini (Busto, Castellanza, Gallaratese, Castanese…), sono intervenuti il presidente Paolo Pigni, il giornalista di “Avvenire” Diego Motta, l’operatore sociale Angelo Nuzzo.

 “La città oltre la città” il tema affrontato dai tre relatori, cui sono seguiti una ventina di contributi volti a sottolineare come una pianificazione politica che vada oltre i confini comunali sia “necessaria” oltre che “possibile”.
Motta, esperto di “questione settentrionale”, ha tracciato un quadro della realtà politica ed economica presente nelle regioni del Nord e in particolare in Lombardia; Nuzzo, presidente di una comunità per disabili, ha invece affrontato l’argomento da una prospettiva sociale e culturale.

Pigni dal canto suo ha insistito sulla opportunità di “fare rete”, di valorizzare l’esperienza finora accumulata dalle amministrazioni locali, dal tessuto produttivo, dai sindacati, dal volontariato, impegnando l’associazione Polis a sollecitare una rinnovata vitalità della società civile che “non può restare a guardare”. Ha dunque parlato di progetti “strategici” in contrapposizione “al tatticismo di corto respiro”, “inseriti in una strategia che bisogna avere il coraggio di elaborare” anche superando i confini che dividono realtà come Legnano, Busto Arsizio, Gallarate, il Magentino e il Castanese.

Pigni ha anche specificato che per progetti “collettivi e condivisi” (elencando una serie di questioni concrete sulle quali le collaborazioni tra i comuni sono già in atto o sempre più urgenti) “s’intende costruiti con il contributo di tutti o di molti, in percorsi inclusivi di condivisione”. “Non mancano oggi progetti singoli, anche di notevole spessore”, ha aggiunto il presidente; ma “nell’Alto Milanese, soprattutto per la frammentazione in due province, per una storia di percorsi paralleli e competitivi tra Legnano e  Busto Arsizio, sentiamo in questa fase la mancanza, appunto, di progetti condivisi e di ampio respiro”. “Crediamo che questo territorio, economicamente e demograficamente forte, non possegga attualmente una progettualità politica all’altezza di tale forza. E siamo convinti che i cittadini e le associazioni, le esperienze e le professionalità presenti, possano dare un contributo fondamentale per superare tale punto di debolezza”.

Fra gli ambiti in cui una strategia territoriale appare possibile e utile, Pigni ha citato l’elaborazione dei Pgt, la mobilità, i servizi a supporto del mondo delle imprese e del mercato del lavoro, gli erogatori di servizi pubblici a rilevanza industriale (“Accam, Agesp, Amga solo per fare qualche esempio”).
Lo stesso Pigni si è poi soffermato sulle possibili modalità per giungere a una strategia territoriale (nodo che ha sollecitato vari interventi dal pubblico). A questo proposito il presidente di Polis ha citato quattro “punti di partenza” che “ci permettiamo di suggerire, proprio sul metodo: niente ‘cappelli politici’ da parte di nessuno, Polis compresa, e niente finalizzazioni dirette o indirette alle elezioni amministrative; niente ‘scadenze pressanti’, perché ci vogliono i tempi che un processo sociale di questa portata richiede, accettandone le parzialità e le incompletezze”; “porre in contatto reale le persone e le esperienze”; “valorizzare tutto il lavoro già fatto, che è tantissimo. Non inventando nulla che sia già stato inventato o studiato”.

Dopo la conclusione dell’incontro pubblico (su questo argomento proseguirà l’elaborazione di Polis), l’associazione ha provveduto a rinnovare il Consiglio direttivo nel quale figurano i soci Paolo Pigni, Anna Pavan, Piero Garavaglia, Eligio Bonfrate, Lorenzo Radice, Gianni Borsa, Alberto Fedeli, Ivano Bressan, Michele Cattaneo, Anselmina Cerella, Gian Piero Colombo, Mariuccia Forloni, Leonora Vesco. Nei prossimi giorni il Consiglio direttivo provvederà a eleggere il presidente dell’associazione.

 


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