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LEGNANO: Lotta ai piccioni

Written by on July 30, 2010

I piccioni deturpano gli edifici e creano problemi igienico-sanitari. L’Assessore all’Istruzione ed Edilizia scolastica, Marina Lazzati, al centro della foto, per arginare il problema che interessa alcune scuole superiori della Provincia di Milano adotta un intervento a impatto-zero: l’impiego di falchi lavoratori che  spaventano i piccioni nel sonno e ne destabilizzano la permanenza dell’edificio colonizzato. Oggi, all’Istituto Caterina da Siena di Milano si è svolta la conferenza stampa dimostrativa dell’operazione “Falchi scaccia piccioni”. 
All’incontro con i giornalisti era presente l’Assessore Marina Lazzati che ha illustrato le modalità dell’intervento a impatto zero. Con l’esponente della Giunta Provinciale retta dal Presidente, On Guido Podestà, i falconieri e i falchi addestrati per allontanare i piccioni dagli edifici.

«Avendo in mio capo anche la delega sul benessere degli animali – dichiara il Presidente della Provincia, On. Guido Podestà -, mi sono preoccupato che l’utilizzo dei falchi per allontanare i piccioni dagli edifici scolastici non nuocesse a questi ultimi volatili. La presentazione odierna, che fa seguito a una attenta sperimentazione su una nostra scuola, ha dimostrato che i piccioni non vengono attaccati ma solo scacciati dai falchi. Giudico, quindi, l’iniziativa intrapresa dall’assessore Marina Lazzati positiva e in linea con la priorità che l’Amministrazione, in materia ambientale, accorda a tutti i metodi che, in particolar modo nell’anno della biodiversità decretato dall’Onu, favoriscono il ristabilirsi degli equilibri tra le specie e il rapporto tra uomo e Natura. Meglio, dunque, i falchi che i veleni, le reti e tutte le procedure cruente che vengono adottate per affrontare i problemi igienici creati dai piccioni».

«La Provincia di Milano ha il compito di garantire sicurezza e un buon grado di vivibilità nelle scuole superiori, anche attraverso interventi di prevenzione – dichiara l’Assessore Marina Lazzati –. La nidificazione dei piccioni, che causa danni agli edifici e può comportare rischi di carattere igienico-sanitario alla persone che li frequentano, rappresenta un serio pericolo: non dobbiamo trascurare il problema ma cercare di prevenirlo».

I problemi strutturali ai plessi derivanti dalla nidificazione dei piccioni sono: danneggiamenti a elementari strutturali, quali grondaie, davanzali, marcapiani e altri elementi aggettanti. Esistono inoltre rischi di carattere igienico-sanitario dati dal guano di piccione che è veicolo di trasmissione di malattie pericolose per l’uomo, tra cui la salmonellosi, la toxoplasmosi nonché di trasmissione di zecche, cimici, acari e patologie meno note. I metodi per contrastare la presenza dei piccioni che infestano gli ambienti urbani sono diversi.

«La Provincia di Milano – spiega l’Assessore all’Edilizia scolastica – sta valutando una soluzione che attinge direttamente dalle leggi della natura: combattere il piccione di città, ormai ritenuto animale domestico, con l’intervento di rapaci quali predatori naturali dei piccioni stessi, che sentendosi minacciati dagli equilibri naturali fuggono dai siti colonizzati».

L’impiego di dissuasori meccanici o di reti anti-intrusione non sempre risultano efficaci: i piccioni, infatti, non solo riconoscono il pericolo ma lo evitano. «La collaborazione con i falchi lavoratori – aggiunge l’Assessore Lazzati – sta dando buoni risultati senza essere un intervento invasivo e lesivo degli animali che si vogliono allontanare, infatti i falchi sono addestrati per ricevere cibo solamente dall’addestratore e quindi non per cacciare».

 La sperimentazione all’Ist. Bellisario di Inzago Ai primi di giugno è partito l’intervento di sperimentazione all’Ist. “Bellisario” di Inzago con i falchi lavoratori. L’edificio risultava infestato da una colonia di circa 300 piccioni. L’attività dei falchi lavoratori ha dato subito ottimi risultati: nell’arco di un mese, con 5 voli notturni, la popolazione è calata del 90 per cento. Negli anni precedenti la scuola era stata dotata di dissuasori ad ago per l’allontanamento dei piccioni, l’intervento però ha prodotto scarsi risultati efficaci.

«La Provincia di Milano è molto attenta a garantire una sicura fruibilità delle scuole. Ecco perché stiamo verificando la validità di interventi alternativi a quelli comunemente adottati per allontanare i piccioni – evidenzia l’Assessore Lazzati –. La collaborazione con falconieri esperti e i loro falchi addestrati rappresenta un metodo dissuasivo soft: una sorta di lotta eco-sostenibile che mette a confronto due specie di volatili, non ne danneggia alcuna e contribuisce a migliorare a impatto zero le condizioni di igiene e sicurezza delle nostre scuole».

Il piccione domestico è da considerarsi ormai una specie antropizzata tanto da modificare il suo ciclo riproduttivo, che da stagionale (due nidiate nel periodo primavera-estate) passa a continuo annuale. I fattori favorevoli al cambiamento sono: facile reperibilità di cibo in città, luoghi adatti per la riproduzione e nidificazione, il clima e la mancanza di competitori e predatori naturali. Questo cambiamento fa sì che la popolazione di piccioni, se indisturbata, cresca in modo esponenziale: 1 coppia produce circa 10 nidiate annue, da 1 nidiata nascono 3-4 pulcini che raggiungono la maturità sessuale in 6-8 mesi. Si può quindi ipotizzare che da una singola coppia e dalla sua progenie si possa arrivare comodamente a superare i 100 esemplari annui.  


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