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LEGNANO: Ospedale si apre a nuovi progetti

Written by on April 23, 2009

L’Azienda ospedaliera di Legnano acquisisce importanti apparecchiature di ultimissima generazione e si apre ad un innovativo progetto di accoglienza. La presentazione della Pet, della nuova Tac e il progetto della Rianimazione aperta è avvenuta stamane, con l’intervento della dr.ssa Carla Dotti direttore generale dell’Azienda ospedaliera legnanese, del sindaco Lorenzo Vitali e dall’assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani. 

La struttura complessa di Medicina Nucleare dell’ospedale civile di Legnano – quattro sale per la diagnostica medico nucleare, un centro interdivisionale per le malattie della tiroide, una sala per le indagini scintigrafiche cardiologiche- inaugura la PET-CT con tecnologia TOF, la prima in Lombardia, che, a differenza di tutte le altre PET disponibili nella regione, identifica esattamente l’origine dell’evento metabolico anomalo, aumentando la qualità dell’immagine, permettendo la rilevazione di lesioni tumorali ancora più piccole, con tempi di esame abbreviati e minor dose di radiazioni al paziente.
 Apparecchiatura dalle eccezionali prestazioni la nuova TAC a 256 strati – top della tecnologia CT (computer tomography) oggi disponibile – la stessa che nei mesi scorsi ha permesso a un’equipe di scienziati americani di sondare la mummia della principessa egiziana Maresamun, vissuta 3000 anni fa, senza aprirne il sarcofago – quella che s’inaugura presso l’Unità Operativa di Radiologia e Diagnostica per Immagini dell’ospedale di Legnano.

Oltre a ridurre ulteriormente le dosi di radiazioni al paziente, fornisce mappe del corpo umano ad altissima definizione che permettono, ad esempio, ottimi studi della perfusione cerebrale nei pazienti che accedono alla stroke-unit. Estremamente veloce nell’acquisizione delle immagini, rende possibile l’incremento delle prestazioni nell’arco della giornata lavorativa, con conseguente ricaduta positiva anche sui tempi di attesa.
Porte aperte in Rianimazione: i parenti, ma anche gli amici, accanto a chi si trova in Terapia Intensiva, con orari aperti di visita e continuo colloquio col medico. Le attuali conoscenze dimostrano, infatti, che la presenza della famiglia e degli amici rassicura il paziente, aiutandolo a creare un nuovo equilibrio in un ambiente di per sé iperstimolante (macchine) e molto poco familiare, e concorrendo anche ad aumentare il beneficio delle cure.  A fronte di una “politica delle relazioni”  ancora molto restrittiva nella maggior parte degli ospedali sia degli Stati Uniti, sia d’Europa, la Terapia Intensiva dell’ospedale di Legnano inaugura un percorso di apertura, permettendo le visite a chiunque il paziente desideri iniziando con uno spazio di sette ore al giorno, con la prospettiva di un progressivo ampliamento.

 


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