Mauve

Un disco breve, essenziale, fatto di 9 tracce registrate in presa diretta su nastro:

chitarre, basso (per la prima volta con una sua solida personalità), batteria e (tante) voci; in qualche caso fanno capolino un violoncello e un pianoforte, nuovi suoni che si sposano con l’elettricità e i tamburi; mai come ora protagonisti sono le ombre e i mostri che le nostre ragioni hanno creato e saputo affrontare a viso aperto, in un duello onesto e duro, anche se non privo di colpi bassi, tortuosità, arretramenti; nei testi si muovono marinai alla ventura che tentano di uccidere i propri spaventevoli draghi, uomini opportunisti che fanno violenza a donne desiderabili e fragili, cani neri che inseguono e tormentano l’anima, bizzarri pavoni che ci sorridono, incuranti del nostro mortale destino di peccatori impenitenti, ubriachi di incertezze; a tratti emerge la voglia di lottare provando a reagire alla fine di un comfort di vita, di un sogno che abbiamo visto spegnersi dentro un lento tramonto estivo, dubitando dell’amore che lo aveva tessuto; a volte prevale l’abbandono al riavvolgersi del tempo e dei suoi errori; persa la rotta, la solitudine ci ha colpito come un pugno allo stomaco, abbiamo provato a scrollarcela, le abbiamo chiesto di indicarci nuove vie.