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No alle tendopoli nel milanese

Written by on March 31, 2011

Il Milanese escluso dall’elenco delle zona dove saranno installate le tendopoli per ospitare le persone sbarcate a Lampedusa. La decisione oggi ad opera del ministro dell’Interno, On. Roberto Maroni.

«Trovo corretta la posizione che il ministro Maroni ha assunto, nell’ambito della Conferenza unificata, in merito all’esclusione del Milanese e della Lombardia dall’elenco stilato per definire le sedi delle tendopoli da allestire in altre regioni allo scopo di ospitare le persone non ancora identificate sbarcate a Lampedusa – il commento del presidente Podestà -. In questa valutazione, il Governo ha, evidentemente, tenuto conto dell’impegno profuso negli anni dal nostro territorio nell’accoglienza degli immigrati. Gli sforzi sostenuti in questo campo anche per garantire ai residenti sicurezza e civile convivenza, uniti alla constatazione dell’attuale indisponibilità di strutture adeguate alle esigenze manifestate dal Viminale, mi avevano portato, nei giorni scorsi, a fare presente la necessità di adottare soluzioni diverse dal Milanese per l’individuazione di siti destinati agli extracomunitari non in possesso dello status di profughi. Mi conforta, quindi, che l’esito della Conferenza unificata abbia risposto alle riserve avanzate dalla Provincia di Milano. Per quanto riguarda, invece, l’accoglienza dei profughi, credo che il nostro territorio possa fare la sua parte, ma pur sempre, per una quota inversamente proporzionale a quanto già dato, in passato e nel presente, su questo versante».

 

Il Presidente del Consiglio provinciale di Milano, Bruno Dapei, presente alla riunione romana, delegato dall’On. Guido Podestà in rappresentanza di Provincia di Milano, ha invece affermato:“ Siamo di fronte a un’emergenza nazionale ed Europea ma è fondamentale la distinzione che sta facendo il Governo e che noi condividiamo, fra immigrati clandestini, che sono la stragrande maggioranza di chi è sbarcato in questi giorni, e i veri profughi

“La linea dettata dal Presidente della Provincia di Milano On. Podestà – continua Dapei – e che ho potuto oggi qui rappresentare, ci fa escludere qualunque ipotesi di tendopoli nel nostro territorio, che altrove nel paese sarà invece necessario realizzare. Sono luoghi in cui vengono identificati e poi rimpatriati i clandestini, che sono ben altra cosa dai profughi”.

“Condividiamo la sensibilità di Governo, Enti locali e Regioni  – conclude il Presidente – rispetto al problema dei profughi, stimati oggi in circa 2000, che il ministro propone di ospitare in piccole realtà da 20- 30 unità al massimo, mentre per i minori è previsto l’inserimento in casa famiglia. La localizzazione dei siti in cui ospitare i profughi sarà opportunamente concertata a un tavolo presieduto dalla Protezione Civile nazionale e a cui Regioni ed Enti locali potranno dire la loro”.

[fonte: legnanonews] 


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