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Woman: power and beauty

Written by on October 25, 2012

woman power beautyTerzo “learning drink” nell’ambito del progetto “Woman in power”. Ospiti questa sera nel salotto di casa, ovvero presso la concessionaria auto F.lli Cozzi di Legnano, tema della serata “Estetica: medicina, chirurgia, armonia” , Relatore Dott. Tunesi, Tippi Rigo, Woman in Power, responsabile della serata.

Partiamo dalle presentazioni: Dott. Lucio Tunesi,  medico estetico e filosofo, viene da pensare guardando il suo ben strutturato sito (www.luciotunesimd.it) dove il menù “filosofia” viene anteposto al  link “trattamenti”, il tutto pervaso dal Jazz. Il suo approccio all’estetica è decisamente rassicurante oltre che professionale poiché ricorre, a fondamento di ogni sua indicazione, il concetto di estetica basato sul “vedersi meglio, senza trasformarsi in stereotipi da copertina” al fine di aumentare la propria autostima. Essere (sentirsi) più gradevoli nell’aspetto ci rende più disponibili anche nello spirito, sostiene il Dott. Tunesi, tesi incontrovertibile, aggiungo io.

Ricostruendo un breve percorso attraverso miti e leggende, si è approdati ad un concetto di bellezza che vuole significare armonia. Si è inoltre identificata la medicina estetica come una disciplina medica che mira ad eliminare inestetismi corporei (ove possibile) in armonia con la natura e le proporzioni della persona. Fondamentale dunque il concetto per cui una soluzione estetica non è universalmente valida per chiunque, è una concezione personale e da personalizzare. Non esiste un canone rigido, matematico, ma esiste un riferimento alle proporzioni, ad un gusto del bello che va  coltivato ed educato.
Sicuramente “bello” non significa tendenza e va rigettato il confronto con immagini di bellezze provvisorie, iconografiche, standardizzato, soggetto a mode e, pertanto, mutevole.

Da un punto di vista prettamente medico, ricordiamo che l’O.M.S. identifica il concetto di salute con uno “stato di completo benessere fisico, psichico, sociale”, non la mera assenza di malattie. Questo sottolinea come, dietro ad una ricerca estetica, vi sia spesso anche un disagio psicologico che merita di essere soppesato e rispettato come componente primaria nella scelta di ricorrere o meno al medico estetico.

Ma quali sono i parametri per scegliere “il nostro medico estetico” Ecco alcuni suggerimenti emersi durante il corso della serata. Prima regola, diffidate da medici che si presentano come “venditori della propria arte”, un bravo medico ascolta il proprio paziente ed disposto anche dire “no” ad interventi ritenuti inappropriati o non sufficientemente supportati da validi motivi. Il rapporto di fiducia reciproca tra paziente e medico è il primo passo per il raggiungimento di un risultato soddisfacente e, ricordiamolo, armonico, ove l’armonia è un elemento di unione tra l’interiorità e l’esteriorità soggettiva di ogni individuo.

Altre indicazioni pratiche lasciate in dote a chi deciderà di rivolgersi ad un dottore per risolvere i propri problemi estetici sono:  assicurarsi che i materiali utilizzati siano certificati e di indubbia provenienza, non credere nelle formule magiche, ricercare il proprio punto di equilibrio e, ovviamente, affidarsi a professionisti.  Uno strumento a disposizione della “pazientala” può essere l’elenco di appartenenza all’Ordine dei Medici, ove si possono trovare elenchi divisi in griglie che qualificano la professionalità di coloro che si propongono come medici estetici. Alcune scuole compilano, inoltre, un elenco dei loro iscritti, si può verificare chi ha seguito effettivamente un percorso didattico, perché, va ricordato, non esiste un percorso universitario specifico per la formazione di medici con indirizzo estetico, ma un medico estetico deve essere in possesso di laurea in medicina e diplomato  in medicina con indirizzo estetico.

E per concludere, poniamoci la fatidica domanda “dovrei rivolgermi ad un medico estetico?” La  risposta, come è ormai evidente, risiede solo in voi stessi, ma penso possa aiutare la disamina analizzare i punti emersi durante un’indagine svolta negli Stati Uniti in merito alle motivazioni che hanno spinto verso il chirurgo estetico molte persone, famose e no: desidero sembrare più giovane, voglio prevenire l’invecchiamento, essere più competitivo/a  nel mercato del lavoro, accrescere l’autostima. 

A voi trarre le dovute conclusioni, personalmente credo che mi fermerò un po’ a pensare a quanto ricordato dal Dott.  Tunesi: “ Non basta allungare la vita, occorre riempirla di qualità”.


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