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Nerviano Medical Sciences: ancora incertezze

Written by on June 29, 2012

Arrabbiati, delusi, stanchi. Ma non certo abbattuti. I circa seicento dipendenti del centro di ricerca oncologica Nerviano Medical Sciences si trovano a dover affrontare l’ennesima difficoltà. La dirigenza ha negato loro lo stipendio di giugno e la quattordicesima, che avrebbero dovuto ricevere proprio in questi giorni. Il lavoro nei laboratori di via Pasteur non manca di certo, visto che la ricerca anche per conto terzi prosegue a tambur battente. Quello che scarseggia, come ormai avviene troppo spesso in molte aziende, sono i soldi.

 

Gli otto milioni erogati ultimamente dalle istituzioni al centro nervianese sono soltanto una goccia in un mare di debiti. Sembra infatti che Nms sia esposta finanziariamente per oltre cento milioni di euro. Numeri da capogiro che improvvisamente fanno ripiombare la mente a un passato putroppo eccessivamente vicino, un passato fatto di cortei, di manifestazioni, di assemblee, di preoccupazione che si legge negli occhi e di speranze – soprattutto quelle dei giovani – tradite.

Solo circa un anno e mezzo fa, poco prima di Natale del 2010, la notizia dell’ingresso della Regione Lombardia all’interno dei vertici di Nerviano Medical Sciences come azionista di riferimento aveva fatto tirare un meritato sospiro di sollievo ai dipendenti di uno dei centri di ricerca che in altre zone del mondo sarebbe considerato un’eccellenza da trattare con i guanti. Ora proprio quell’ingombrante presenza – che si è tradotta nel corso dei mesi nella trasformazione di Nms in fondazione biomedica e nella sua inclusione fra gli istituti di ricerca scientifica lombardi – rischia di essere un pericoloso boomerang. I debiti, infatti, sono altissimi e le ultime vicissitudini giudiziarie che hanno visto protagonisti i vertici politici regionali non fanno di certo stare tranquille le banche, che dovrebbero garantire ancora un po’ di ossigeno. E che stanno sempre più vigorosamente stringendo i cordoni della borsa.

E così accade che a una trentina di chilometri da Milano in una sorta di cittadella della ricerca – costituita da Nerviano Medical Sciences e dalla vicina Actavis – ci siano energie, talenti, voglia di fare, persone che molto spesso pur di portare avanti un progetto – che, senza alcuna retorica, potrebbe davvero salvare la vita a tante persone – non badano allo scorrere del tempo, il cui futuro è a rischio. E chissà se chi sta badando soltanto ai numeri avrà mai il coraggio di andare a dire ai malati che aspettano da tempo che quei progetti vengano portati a compimento per avere anche solo qualche speranza di vita che il denaro non è sufficiente. E che quei progetti di ricerca sui farmaci antitumorali rischiano di rimanere fermi in un cassetto.

[fonte: ilgiorno.it]


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