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Cronaca/ Addio occhi blu…

Written by on September 27, 2008

Paul NewmanL’ultimo divo ci ha lasciato. Gli occhi blu piu’ belli di Hollywood si sono chiusi per sempre.

Paul Newman, scomparso all’eta’ di 83 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro, ha lasciato dietro di se’ un lungo elenco di successi e film storici che ancora oggi rimangono fissi nella memoria dei cinefili di tutto il mondo.

Nonostante la fama ottenuta per le sue interpretazioni in moltissimi film e le numerose candidature all’Oscar, Newman ha vinto la statuetta come miglior attore solo nel 1986 per ”Il colore dei soldi” (sequel dello ‘Spaccone’). Il Premio, che l’attore non volle ritirare di persona, innesco’ diverse polemiche proprio perche’ l’unico conferito a Newman ormai 61enne.

Paul Newman & Robert Redford

Seducente attore dagli occhi cerulei, fece innamorare generazioni di fan e divenne uno dei simboli degli anni ’60.

Nato il 26 gennaio del 1925 e cresciuto a Shaker Heights, nei pressi di Cleveland (Ohio), si arruolo’ nella Naval Air Corp, l’aviazione della Marina, per Paul newman - diventare pilota.

Purtroppo un problema alla vista gli impedi’ di raggiungere questo sogno che presto dimentico’ buttandosi nella carriera cinematografica.

Sposo’ nel 1949 Jackie Witte: dal matrimonio nacquero tre figli, ma l’unico maschio, Scott, mori’ nel 1978 per overdose.

Dopo aver frequentato per meno di un anno la scuola d’arte drammatica della Yale University, si iscrisse al famoso Actor’s Studio di New York e debutto’ nel 1953 in teatro a Broadway con Picnic, opera poco dopo resa famosa da un omonimo film.

Paul NewmanIl debutto cinematografico di Paul fu difficile: nel ’54 il suo esordio infatti non raccolse grandi consensi e per la propria interpretazione nel ”Calice d’argento” pesarono duramente sulla carriera del giovane Newman i commenti delle critiche come quello del New Yorker che scrisse di lui: ”Recita la sua parte con il fervore emotivo di un autista di autobus che annuncia le fermate locali”.

Piu’ apprezzata la sua interpretazione nel film ”Lassu’ qualcuno mi ama”, nella parte del pugile Rocky Graziano, che lo catapulto’ all’attenzione del grande pubblico.

Paul Newman - Joanne WoodwardIl 29 gennaio del 1958, a Las Vegas, convolo’ in seconde nozze con l’attrice Joanne Woodward, alla quale e’ rimasto accanto fino alla morte e dalla quale ha avuto tre figlie.

Paul recito’ in piu’ di un’occasione con la Woodward e la coppia era spesso al centro dei riflettori proprio per il loro legame cosi’ forte e cosi’ lontano dagli scandali hollywoodiani.

Negli anni ’60 divenne una star: fu protagonista di alcuni fra i piu’ grandi successi della storia del cinema, dalla ”Gatta sul tetto che scotta” allo ”Spaccone”, da ”Intrigo a Stoccolma” alla ”Stangata” diventando una vera e propria leggenda del cinema.

Newman diresse la moglie come regista in diversi lavori come nella ”Prima volta di Jennifer”, nel film ”The Shadow Box” e nello ”Zoo di vetro”.

Paul Newman Scuderia PilotaMa Paul Newman e’ ricordato anche per la sua grande passione per le corse automobilistiche: nel 1979 partecipo’ infatti alla 24 ore di Le Mans, guidando una Porsche 935 insieme a Rolf Stommelen e Dick Barbourn classificandosi secondo.

Successivamente corse per il Bob Sharp Racing Team, e vinse la 24 Ore di Daytona per la classe GT1, risultando il piu’ anziano pilota di un team vincente Paula Newman - Indianapolisper la competizione.

Con Carl Haas nel 1983 costitui’ la Newman-Haas-Lanigan Racing, per corse in formula Indy, mentre per le corse nel Champ Car Atlantic Championship ha fondato insieme a Eddie Wachs la Newman Wachs Racing.

Insieme allo scrittore Aaron Edward Hotchner, nel 1982 ha fondato la “Newman’s own”, un’azienda alimentare specializzata in produzioni biologiche i cui ricavati (più di 250 milioni di dollari al 2008) vengono devoluti in beneficenza per scopi umanitari ed educativi. Con il PEN American Center, la Newman’s Own ha finanziato peraltro sino al 2006 un premio annuale di 20.000 dollari riservato al cittadino statunitense che abbia più coraggiosamente difeso il “primo emendamento” della costituzione statunitense, relativo alla libertà di espressione, di culto e di stampa.

Le condizioni di salute dell’attore erano precipitate in questi ultimi giorni. Alla propria famiglia, Newman aveva espresso il desiderio di morire nella sua casa di New York accanto alla moglie e alle figlie. A nulla infatti e’ servito l’ultimo ciclo di chemioterapia affrontato al Weill Cornell Medical Center di New York contro il tumore ai polmoni.

FILMOGRAFIA 

Attore

  • Il calice d’argento (The Silver Chalice), regia di Victor Saville (1954)
  • Lassù qualcuno mi ama (Somebody Up There Likes Me), regia di Robert Wise (1956)
  • Supplizio (The Rack), regia di Arnold Laven (1956)
  • Quando l’amore è romanzo (The Helen Morgan Story), regia di Michael Curtiz (1957)
  • Quattro donne aspettano (Until They Sail), regia di Robert Wise (1957)
  • La lunga estate calda (The Long, Hot Summer), regia di Martin Ritt (1958)
  • Furia selvaggia (The Left Handed Gun), regia di Arthur Penn (1958)
  • La gatta sul tetto che scotta (Cat on a Hot Tin Roof), regia di Richard Brooks (1958)
  • Missili in giardino (Rally ‘Round the Flag, Boys!), regia di Leo McCarey (1958)
  • I segreti di Filadelfia (The Young Philadelphians), regia di Vincent Sherman (1959)
  • Dalla terrazza (From the Terrace), regia di Mark Robson (1960)
  • Exodus (Exodus), regia di Otto Preminger (1960)
  • Lo spaccone (The Hustler), regia di Robert Rossen (1961)
  • Paris Blues (Paris Blues), regia di Martin Ritt (1961)
  • La dolce ala della giovinezza (Sweet Bird of Youth), regia di Richard Brooks (1962)
  • Le avventure di un giovane (Hemingway’s Adventures of a Young Man), regia di Martin Ritt (1962)
  • Hud il selvaggio (Hud), regia di Martin Ritt (1963)
  • Il mio amore con Samantha (A New Kind of Love), regia di Melville Shavelson (1963)
  • Intrigo a Stoccolma (The Prize), regia di Mark Robson (1963)
  • La signora e i suoi mariti (What a Way to Go!), regia di J. Lee Thompson (1964)
  • L’oltraggio (The Outrage), regia di Martin Ritt (1964)
  • Lady L (Lady L), regia di Peter Ustinov (1965)
  • Detective’s story (Harper), regia di Jack Smight (1966)
  • Il sipario strappato (Torn Curtain), regia di Alfred Hitchcock (1966)
  • Hombre (Hombre), regia di Martin Ritt (1967)
  • Nick mano fredda (Cool Hand Luke), regia di Stuart Rosenberg (1967)
  • Guerra, amore e fuga (The Secret War of Harry Frigg), regia di Jack Smight (1968)
  • Indianapolis pista infernale (Winning), regia di James Goldstone (1969)
  • Butch Cassidy (Butch Cassidy and the Sundance Kid), regia di George Roy Hill (1969)
  • Un uomo oggi (WUSA), regia di Stuart Rosenberg (1970)
  • Sfida senza paura (Sometimes a Great Notion), regia di Paul Newman (1971)
  • Per una manciata di soldi (Pocket Money), regia di Stuart Rosenberg (1972)
  • L’uomo dai sette capestri (The Life and Times of Judge Roy Bean), regia di John Huston (1972)
  • L’agente speciale MacKintosh (The MacKintosh Man), regia di John Huston (1973)
  • La stangata (The Sting), regia di George Roy Hill (1973)
  • L’inferno di cristallo (The Towering Inferno), regia di John Guillermin e Irwin Allen (1974)
  • Buffalo Bill e gli indiani (Buffalo Bill and the Indians, or Sitting Bull’s History Lesson), regia di Robert Altman (1976)
  • Colpo secco (Slap Shot), regia di George Roy Hill (1977)
  • Quintet (Quintet), regia di Robert Altman (1979)
  • Ormai non c’è più scampo (When Time Ran Out…), regia di James Goldstone (1980)
  • Bronx 41mo distretto di polizia (Fort Apache the Bronx), regia di Daniel Petrie (1981)
  • Diritto di cronaca (Absence of Malice), regia di Sydney Pollack (1981)
  • Il verdetto (The Verdict), regia di Sidney Lumet (1982)
  • Harry & Son (Harry & Son), regia di Paul Newman (1984)
  • Il colore dei soldi (The Color of Money), regia di Martin Scorsese (1986)
  • L’ombra di mille soli (Fat Man and Little Boy), regia di Roland Joffé (1989)
  • Scandalo Blaze (Blaze), regia di Ron Shelton (1989)
  • Mr. & Mrs. Bridge (Mr. & Mrs. Bridge), regia di James Ivory (1990)
  • Mister Hula Hoop (The Hudsucker Proxy), regia di Ethan Coen e Joel Coen (1994)
  • La vita a modo mio (Nobody’s Fool), regia di Robert Benton (1994)
  • Twilight (Twilight), regia di Robert Benton (1998)
  • Le parole che non ti ho detto (Message in a Bottle), regia di Luis Mandoki (1999)
  • Per amore… dei soldi (Where the Money Is), regia di Marek Kanievska (2000)
  • Era mio padre (Road to Perdition), regia di Sam Mendes (2002)

 

Regista

  • La prima volta di Jennifer (Rachel, Rachel) (1968)
  • Sfida senza paura (Sometimes a Great Notion) (1971)
  • Gli effetti dei raggi gamma sui fiori di Matilde (The Effect of Gamma Rays on Man-in-the-Moon Marigolds) (1972)
  • Harry & Son (Harry & Son) (1984)
  • Lo zoo di vetro (The Glass Menagerie) (1987)

 

 

Il video della sua Biografia (inglese)

 

 

Intervista a Maryl Streep (inglese)

 


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