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Altomilanese: Segnali di ripresa

Written by on February 21, 2011

Nel quarto trimestre del 2010 la produzione industriale ha registrato un segno moderatamente positivo in quasi tutti i settori, anche se con differenze tra comparti e singole realtà imprenditoriali, riattivando il trend di recupero iniziato nella seconda metà del 2009 e poi attenuatosi nel corso del terzo trimestre 2010.

Il miglioramento produttivo è stato accompagnato da un progresso del fatturato e da una sostanziale stabilità delle scorte di prodotti finiti; occorre tuttavia evidenziare che il flusso di nuovi ordinativi acquisiti dalle aziende, soprattutto quelli di matrice interna, è risultato in calo rispetto all’ultima rilevazione. In lieve aumento anche i livelli di manodopera rispetto al terzo
trimestre.

 

Nonostante i segnali di miglioramento produttivo, il percorso rimane accidentato anche per la crisi dei debiti pubblici, le oscillazioni valutarie ed i rincari delle materie prime, che si traducono in tensioni inflazionistiche.

I record delle commodity si sono tradotti in un generale incremento dei costi di produzione che, solo in alcuni casi e solo in parte, le imprese sono riuscite a trasferire sui prezzi di vendita, con conseguente erosione dei margini aziendali.

Il continuo allungamento dei termini medi di incasso dei crediti commerciali contribuisce a mantenere compressa la propensione ad investire delle imprese, le quali nel 58% dei casi prevedono minori spese in conto capitale nel corso del 2011.

Le prospettive sia a breve termine sia per l’intero 2011 si mostrano generalmente positive per quanto riguarda l’andamento delle vendite: con riferimento ai prossimi sei mesi solo il 3% delle aziende del campione prevede un contrazione, mentre il 58% si attende un incremento. Se consideriamo l’intero 2011, il 61% degli imprenditori si attende una crescita del fatturato
rispetto al 2010, il 20% si aspetta un andamento stabile e solo il 19% una contrazione.
  Settore Meccanico

Nel quarto trimestre 2010 la produzione industriale ha registrato un buon
recupero rispetto ai tre mesi precedenti, seguita da un andamento altrettanto positivo del fatturato. Tuttavia il grado di utilizzo degli impianti viene ritenuto non pienamente adeguato ed il portafoglio ordini ha evidenziato un andamento piuttosto “fiacco”: il calo registrato dalle commesse interne non è stato sufficientemente compensato dalla tenuta degli ordinativi esteri.
Il clima di fiducia si conferma moderatamente positivo: se le aspettative di fatturato per il 2011 sono in linea con le indicazioni più generali, per quanto riguarda gli investimenti non è aumentata rispetto al trimestre precedente la quota di imprese che hanno in corso programmi di acquisto di macchinari ed impianti.
Settori Tessile-Abbigliamento e Calzaturiero
Produzione in lieve calo, mentre per motivi stagionali il fatturato è risultato in crescita a fronte di scorte di prodotti finiti in lieve flessione.
Debole la dinamica del portafoglio ordini, sia per le commesse italiane sia per gli ordini esteri.
E’ proseguita la crescita dei costi delle materie prime impiegate nel processo produttivo, solo in parte trasferita sui listini prezzi.  
Il permanere di lunghi tempi di pagamento non consente, in molti casi, di migliorare le condizioni finanziarie e ciò induce diversi operatori ad una maggior richiesta di credito bancario, non sempre soddisfatta.
La propensione ad effettuare nuovi investimenti è aumentata pur mantenendosi nel complesso ancora debole; le aspettative di vendita per l’intero 2011, pur positive, sono ancora improntate alla prudenza, soprattutto per la prima parte dell’anno mentre sono migliori per il secondo semestre 2011.

Settori Lavorazione Materie Plastiche e Chimico
Produzione ed ordinativi interni in lieve crescita mentre l’acquisizione di ordini dall’estero ha registrato una contenuta flessione rispetto al precedente andamento trimestrale. In aumento le scorte di prodotti finiti così come il fatturato, anche se in buona parte riconducibile ad un effetto prezzi.
Gli incrementi dei costi delle materie prime, in alcuni casi anche consistenti, legati all’andamento del prezzo del petrolio e al permanere di alcune situazioni di scarsità di offerta e di difficoltà di approvvigionamento, sono stati seguiti, anche se in modo non pienamente speculare, da aumenti dei listini di vendita.
 Si confermano positive le aspettative di fatturato sia per i prossimi sei mesi sia per il 2011, mentre risulta in contenuto calo la propensione ad effettuare nuovi investimenti.

[fonte: legnanonews]


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