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Sciopero generale: grande affluenza

Written by on September 7, 2011

Un’adesione così massiccia, colorita, vivace e… arrabbiata nemmeno i dirigenti della CGIL legnanese se l’aspettavano. Sono stati infatti 700 i lavoratori, i pensionati, gli iscritti al sindacato che hanno partecipato allo sciopero generale odierno in città. Una manifestazione, qundi, ben riuscita nelle intenzioni degli organizzatori e, soprattutto, assolutamente priva di incidenti e tensioni.
Assente, perchè indisposto, Giovanni Sartini, segretario generale CGIL Ticino Olona, l’intervento d’apertura è stato tenuto da Paolo Bursich della Segreteria della CGIL Ticino Olona.

“Questo – ha affermato Bursich – è uno sciopero straordinario. Uno sciopero preventivo perchè vogliamo dare un futuro al nostro Paese, perchè vogliamo urlare la nostra indignazione, perchè vogliamo far sapere la confusione che regna attorno all’ultima manovra di un Governo non credibile, bugiardo, composto da dilettanti allo sbaraglio veri responsabile della crisi con però un preciso obiettivo: dividere il mondo del lavoro”.

“Noi della CGIL – sempre il pensiero di Burisch – ci assumiamo assolutamente le nostre responsabilità di non lasciare mai i più deboli, i più fragili, ma chiediamo anche alle forze dell’opposizione e agli altri sindacati di dire da quale parte stanno. In caso contrario, favoriremmo quelli che criticano il mondo politico affermando che siamo tutti uguali, ma non è così!”

“Se non esiste unità sindacale – altro tema trattato da Burisch – la colpa è dei massimi dirigenti, troppo distanti dalla realtà di base. Noi della CGIL siamo disposti sempre alla collaborazione, non alla rassegnazione e al mutismo. Cambiare è possibile. L’hanno dismostrato i popoli nordafricani oppressi da anni. Non possiamo farlo anche noi? Non possiamo “liberarci” anche noi? La CGIL non si fermerà al 6 settembre. Se nn basterà questo sciopero, saremo pronti ad altre iniziative”.
 
 Valter Cassani sindaco di Canegrate è intervenuto sul tema dei tagli agli enti locali: “Esiste una sola soluzione – ha dichiarato Cassani – ridare speranza alla gente attraverso una classe politica di alta moralità. E’ vero, oggi è necessario fare sacrifici, ma dobbiamo farlo insieme. Il problema è che questo Governo non assicura equità e quindi deve andersene non per motivi d’odio, ma per una urgente, fondamentale necessità del nostro Paese”.
Per il Pubblico Impiego sul palco ecco poi Marisa Sestagalli, vicepresidentedell’Azienda Speciale del Magentino: ” La manovra governativa – ha affermato Sestagalli – è concepita al solo scopo di sfruttare i lavoratori ormai lasciati senza prospettive. Ormai è chiaro, per uscire dalla crisi, è necessaria una grande Politica che trovi soluzioni innovative, includendo al globalizzazione, per attuare il progetto del Presidente Napolitano quando chiede di riaccendete il motore del desiderio”.
 
 A Gianpietro Camatta il compito di parlare a nome dei pensionati: “La manovra è un’altra mannaia sullo Stato sociale, sulla situazione già precaria degli anziani che nel nostri territorio equivalgono al 27% dell’intera popolazione. I pensionati hanno ormai il ruolo di ammortizzatori sociali per i propri figli e a breve lo saranno anche per i nipoti. Eppure sono i veri tartassati dal Governo, insieme ai lavoratori e alle fasce più deboli. Tanti, troppi i casi di difficoltà lasciati sulle sole spalle delle faniglie”.
La voce della FIOM è stata rappresentata da Renato Esmeraldi segretario generale Fiom Cgil di Legnano: “Stiamo vivendo una giornata storica – ha dichiarato il sindacalista – l’adesione nelle fabbriche è imponente ed è un segnale importante per l’unità tra i lavoratori, la parte sicuramente migliore del Paese. Si dice che in questa crisi siamo tutti sulla stessa barca. Falso! Perchè se la domanda è chi paga, i lavoratori hanno già dato. Adesso tocca a chi si è arricchito con il nostro lavoro”.
 
 L’intervento conclusivo ha coinvolto Antonino Cortarillo segretario Generale Filt CGIL Milano: “Gli investitori non sono preoccupati dalle piazze invase dai lavoratori della CGIL – la conclusione del sindacalista – ma dal basso livello etico del nostro Governo. Serve un risanamento globale, ma il Governo bluffa con scelte confusionarie che allontanano dalla vera soluzione. Per questo la CGIL mostra il suo totale dissenso e rinnova il chiaro invito al Governo perchè se ne vada”.

[fonte: Legnanonews.com]


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